Nella Uno sono due, lo sapevi?
- 21 Giugno 2020
- Approfondimenti
- Posted by SAITO
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Nel filmato parleremo di Uno Turbo i.e. e di una particolarità tecnica, comune nelle auto da corsa, che non tutti sanno essere presente anche sulla piccola Fiat. Buona visione!
SAITO è distributore autorizzato per l’Italia turbo Mitsubishi (distributore unico autorizzato), Garrett, Borg Warner, Mahle. Vuoi revisionare il turbo della tua vettura storica o aggiornarne la sovralimentazione? Per informazioni tecniche e commerciali puoi contattare i nostri uffici:
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Anno 1985 negli stabilimenti di Mirafiori viene realizzata la Uno Turbo. Grazie a Fiat e Giugiaro, molti appassionati di automobili possono mettersi alla guida di questa grintosa vettura, dotata di un motore quattro cilindri 1.3L di cilindrata che arrivò a sfiorare i 1.4L nella seconda serie, una berlinetta decisamente potente, molto “nervosa”, che appassionò e tuttora appassiona tante persone. In quegli anni le vetture “antagoniste” della Uno turbo erano la Peugeot 205 col motore 1.9L e la Renault 5 Turbo, anche lei macchina assolutamente divertente e oggi molto ricercata. La Uno I.E. sta vivendo attualmente una “seconda giovinezza” perché in questi anni molti proprietari stanno riaggiornando la meccanica di questa vettura che all’epoca ricordiamo fu molto popolare anche nel prezzo e poteva essere elaborata in tanti modi. Con poche modifiche si raggiungevano potenza elevate, anche 170/180 cavalli senza grossi problemi: un grande divertimento!
Cerchiamo di spiegarlo nel filmato tramite uno schema che rappresenta lo spaccato del carter turbina. Dal motore i gas, passando per il collettore di scarico, entrano ad alta pressione: con la wastegate chiusa vanno tutti direttamente in turbina scaricando energia termica e pressione. Il turbo entra in azione e fa girare il compressore permettendo al motore di scatenare tutta la sua potenza. I gas di scarico una volta passati all’interno della turbina perdono circa 100° / 110° di energia termica e quasi tutta la loro pressione. Nel momento in cui vado ad aprire il piattello della wastegate una parte dei gas invece di andare in turbina esce direttamente dalla wastegate. Lasciando una camera unica, avrei delle turbolenze in uscita dovuti alla concomitanza di gas con pressioni e temperature differenti che potrebbero creare fastidi sulla girante turbina. Ecco perchè i tecnici Fiat sdoppiarono nella fusione del downpipe questi due condotti, raccordandoli in una posizione più lontana per evitare turbolenze, una tecnica già sperimentata sui motori molto più spinti delle auto da corsa dove si realizzavano tubazioni separate. In questo turbo vediamo chiaramente un condotto principale che è quello a bassa pressione e temperatura e quello della wastegate dove abbiamo temperature e pressioni maggiori.
Ci appassionano tanto queste finezze tecniche realizzate agli albori della sovralimentazione, soprattutto perchè mostrano una genialità che oggi a volte si è persa nonostante la tecnologia e le conoscenze che si hanno a disposizione. Quando ci capitano questi turbo in officina non ce li lasciamo scappare e realizziamo questi video di approfondimento che speriamo siano di vostro gradimento!
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Articolo a cura di PSGP
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