Meeting “Diagnosi delle cause di rottura di un turbocompressore”
Un importante incontro con i professionisti del settore ricambi organizzato da SAITO al Motorshow 2016.- 14 Dicembre 2016
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Al Motorshow 2016 si sono potute ammirare le nuovissime vetture che il mercato proporrà nei prossimi mesi e, non senza un velo di nostalgia, mezzi che hanno fatto la storia dell’auto. Ma sabato 10 dicembre si è anche parlato di tecnica e diagnosi, in un’interessantissimo meeting intitolato “Diagnosi delle cause di rottura di un turbocompressore”.
Come analizzare correttamente la rottura di un turbocompressore prima della sua sostituzione: questo l’oggetto del meeting organizzato da SAITO in collaborazione con Contec ed Fts al quale hanno preso parte numerosi professionisti del settore ricambi.
Stefano Gallo Perozzi ha illustrato e chiarito con precisione le molteplici cause che possono portare un turbocompressore a rompersi. Cause da cercarsi spesso al di fuori del turbo – organo motore realizzato con materiale di prima scelta e sottoposto a numerosi e severi controlli qualità nel caso in cui venga prodotto da costruttori accreditati (MITSUBISHI, GARRETT, KKK, HOLSET, IHI, TOYOTA) e che difficilmente quindi, può rompersi “da solo”.
Questo per rafforzare ancor di più un messaggio che vogliamo sia chiaro e forte a tutti gli operatori: il lavoro fatto a “regola d’arte” deve prevedere la completa diagnosi di tutti quegli organi che lavorano in sinergia con il turbo e che, più o meno indirettamente, ne possono condizionare la sua corretta funzionalità.
Come sempre la SAITO è a completa disposizione degli operatori del settore per diagnosi e suggerimenti tecnici relativi a quello straordinario organo motore che risponde al nome di turbocompressore.
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