In SAITO consideriamo la garanzia sui turbocompressori non tanto una protezione rispetto a come il componente è stato realizzato – e quindi relativa alla sua qualità – ma una protezione rispetto al lavoro eseguito, ovvero alla capacità di chi opera di comprendere la causa della rottura del turbo che sta per esser sostituito.

Lo scarto medio di un costruttore di turbo per il primo impianto è inferiore a 95 PPM (95 turbo riconosciuti difettosi su di un totale di 1 milione prodotti!!! Un dato che fa pensare e che, soprattutto, fa capire quale sia la natura della richiesta di garanzia).

Seguendo un simile concetto, del quale per altro siamo realmente convinti in quanto per oltre 30 anni abbiamo seguito progetti di primo impianto partendo dalla progettazione ed arrivando alla vendita del ricambio, è chiaro che in questo settore l’estensione della garanzia risulta essere un puro costo. Questa affermazione viene rafforzata dall’esperienza maturata nei due ambiti di vendita, ovvero il primo impianto (installazione turbo su motore nuovo) e la ricambi (installazione turbo su motore usato che già ne ha rotto uno). In questi casi i numeri delle richieste di garanzia a grandi linee sono:

• Richiesta di garanzia su turbo nuovo originale montato su motore nuovo:
  200.000 turbo installati all’anno – circa 35 turbine dichiarate difettose – circa 18 trovate realmente difettose dopo analisi.
• Richiesta di garanzia su turbo nuovo originale montato su motore usato che ha appena rotto il turbo montato in origine:
  10.000 turbo installati all’anno – circa 350 richieste di garanzia – circa 1 o meno riscontrata effettivamente difettosa.

La vera garanzia è comprendere il motivo che ha causato la rottura del turbo d’origine, spesso l’occlusione del FAP o del Catalizzatore o manutenzioni mal eseguite e con oli di basso livello.

Il costo per il riconoscimento assoluto della garanzia, senza quindi analisi del pezzo e conseguente attribuzione di responsabilità, viene a volte incluso nel prezzo del turbo o viene offerto in modo separato (ad esempio SAITO offre la “VIP SERVICE”, vedere le condizioni in www.saito.it/pdf/saito-vip-service.pdf ), ma in ogni caso rappresenta un aumento assoluto del prezzo del ricambio. L’esperienza ci ha fatto notare che la “vendita” dell’estensione della garanzia è un business e porta effettivamente un maggior profitto all’azienda, perché i costi di riparazione ripartiti sui scarsi volumi di rientro risultano inferiori a quanto percepito per le assicurazioni vendute. Il nostro reale interesse però non è vendere polizze assicurative ma vendere turbine, ed il nostro desiderio è vendere un solo turbo per ogni volta che una vettura deve esser riparata senza incorrere in inutili perdite di tempo e di denaro generate dalla richiesta di garanzia. Per tal motivo abbiamo avviato un’opera d’informazione finalizzata a sensibilizzare i meccanici con i seguenti concetti:

• NON CAMBIARE UN TURBO SE NON HAI COMPRESO LA ROTTURA DI QUELLO PRECEDENTE.

• NON ESEGUIRE SOLO LA SOSTITUZIONE DEL TURBO MA ESEGUI TUTTI GLI INTERVENTI NECESSARI PER RIPRISTINARE LE CONDIZIONI D’ORIGINE DEL MOTORE.

Cosa fare però se la rottura avviene nonostante siano stati eseguiti tutti i lavori? Analizzeremo il turbo, ne definiremo le condizioni di rottura e:

• se difettoso lo ripagheremo o sostituiremo (così come la legge richiede);
• se la rottura è dovuta ad un errato utilizzo daremo consigli sulle ulteriori operazioni da eseguire, ripareremo la turbina ad un prezzo forfettario di 80€ + iva. Praticamente si pagherà poco di più, ma solo nel caso sia necessario.

 
Abbiamo notato che questo semplice sistema ha dato maggior sicurezza ai nostri clienti, soprattutto a coloro che facendosi consigliare hanno eseguito il lavoro a regola d’arte ed hanno visto ridursi la richiesta d’intervento da parte del cliente finale.

La filosofia SAITO non è fornire un pezzo perché venga sostituito, ma per permettere di eseguire un lavoro a Regola d’Arte!

Articolo a cura di PSGP
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